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Autore Still life
ermejofico

Reg.: 17 Ago 2005
Messaggi: 662
Da: roma (RM)
Inviato: 02-04-2007 22:41  
Cieli torbidi ed acque giallognole, uomini-termite intenti a smantellare, a colpi di mazza, gli ultimi lasciti della (orrida) edilizia popolare comunista. I drammi individuali, le ricerche simmetriche dell’uomo che rivuole la moglie fuggita vent’anni prima e della donna che insegue il marito per ottenere da lui il consenso ad una separazione definitiva, sembrano spinti ai margini estremi del film, soffocati dal clima generale di ineluttabilità e disgregazione.
Sullo sfondo terreo e cementizio di paesi condannati ad essere ingoiati dal bacino della grande diga, guizzano per un attimo le nuove figure emergenti del capitalismo cinese alla ricerca dell’Eldorado. Piccoli napoleoni dell’architettura comandano di illuminare ad un loro cenno le imponenti strutture progettate, per lo stupore degli ospiti a cena in terrazza; violenti briganti, sotto il pretesto di giochi di prestigio (non a caso di argomento monetario), estorcono alla fine dello spettacolo pochi soldi ai passeggeri del traghetto venuti a cercare fortuna nella precaria industria della rovina. Ai pesci più piccoli, che imitano maldestramente i vezzi dei boss miliardari appresi dalla televisione (sigarette accese con banconote), tocca talvolta una morte oscura che rimane nascosta nelle pieghe dell’ellissi.
La ripetitività e la mancanza voluta di tensione drammatica sono di ostacolo ad un pieno coinvolgimento dello spettatore nelle vicende del film che, tuttavia, contiene ottimi momenti cinematografici. Si veda ad esempio la carrellata iniziale sui volti dei passeggeri (come se il regista insistesse nel considerarli un insieme di persone e tuttavia non una massa indistinta), oppure la breve scena onirica del decollo del monumento o ancora la straordinaria profondità di campo (ottenuta elettronicamente?) nella scena della riconciliazione, con il crollo del palazzo perfettamente visibile in distanza.
L’effetto più forte e anche più visivamente gratificante il regista lo ottiene però con le inquadrature fisse che si popolano progressivamente di personaggi, come nel caso dell’apparizione delle prostitute sul balcone o della lunga ripresa del pranzo dei barcaioli.
La ovvia necessità della traduzione con il sottotitolo rovina in parte l’effetto delle scritte che appaiono improvvisamente sui muri delle case condannate, ad indicare il livello che le acque del bacino sono destinate a raggiungere nei tempi rigidamente previsti dalle autorità: supremi, lontani ed indiscutibili, i nuovi poteri industriali e finanziari hanno preso il posto delle potenze celesti della Cina tradizionale.

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"Che cosa te ne fai di una banca se hai perduto l'amore?"

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 18-04-2007 20:01  
quote:
In data 2007-04-02 22:41, ermejofico scrive:
oppure la breve scena onirica del decollo del monumento

a dire il vero sul momento quella mi era sembrata l'unica nota stonata del film, seppure poi se ne capisca il senso dopo la scena appunto del crollo del palazzo in profondità di campo.

gran bel film comunque, il lento e ampio respiro della tradizione sommerso (come la città) dal rapido cinismo della modernità, l'intimità della ricerca delle proprie radici abbattuta (come i palazzi) dalla sfacciataggine della scalata al potere, il calore dei rapporti umani spento dal gelo frenetico del dio denaro.
rassegnato come il vecchio locandiere, arrabbiato come i cittadini che se la prendono con i funzionari, ribelle come i giovani bulli che imitano i film di john woo, disilluso come i protagonisti, sospeso come un uomo sul filo.
i giudizi sono lasciati allo spettatore, ma il disincanto con cui Jia Zhang-Ke guarda all'espansione del modernismo nella provincia cinese è la maniera migliore di osservare il cambiamento di un popolo plurimillenario.
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Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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Hegel77

Reg.: 20 Gen 2008
Messaggi: 298
Da: Roma (RM)
Inviato: 06-09-2008 19:49  
nonostante un livello contemplativo che tende a sconfinare in fase di stallo, il film ha un impatto visivo dirompente talmente importante che ci dimentichiamo dei dialoghi e delle esili storie dei personaggi
un uomo rinchiuso in valigia (man in a suitcase), un oggetto luminoso nel cielo, un palazzo astronave che decolla improvvisamente il tutto immerso in un paesaggio favoloso che purtroppo appartiene al regno dei fantasmi
Still life ovvero Natura Morta e in effetti quello che vediamo è semplicemente un passato remoto che non ha più futuro.
Non ci restano che pericolose acrobazie per sopravvivere.
Film molto amaro, forse eccessivo in certi lunghi piono sequenza, ma una testimonianza assolutamente necessaria.
Io però quell'anno il leone d'oro l'avrei dato a Brian De Palma
_________________
Dare un senso alla vita può condurre a follie,
ma una vita senza senso è la tortura dell’inquietudine e del vano desiderio

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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 06-09-2008 21:05  
per la dalia nera???

ciao!

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Hegel77

Reg.: 20 Gen 2008
Messaggi: 298
Da: Roma (RM)
Inviato: 06-09-2008 23:48  
quote:
In data 2008-09-06 21:05, badlands scrive:
per la dalia nera???

ciao!



si
e comunque Cuori e The Queen erano a mio giudizio superiori de gustibus
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Dare un senso alla vita può condurre a follie,
ma una vita senza senso è la tortura dell’inquietudine e del vano desiderio

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 06-09-2008 23:53  
sono quattro film di livello straordinario. e quell'anno al festival c'erano anche Inland empire, World trade center, Quei loro incontri e Belle toujours...

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Valparaiso

Reg.: 21 Lug 2007
Messaggi: 4447
Da: Napoli (es)
Inviato: 07-09-2008 00:12  
quote:
In data 2008-09-06 19:49, Hegel77 scrive:

Io però quell'anno il leone d'oro l'avrei dato a Brian De Palma



Beh sì, come gesto situazionista per coprire di ridicolo la Mostra per l'eternità non sarebbe stato male.

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Hegel77

Reg.: 20 Gen 2008
Messaggi: 298
Da: Roma (RM)
Inviato: 07-09-2008 16:31  
bah quest'anno premiando The Wrestler i giurati del Festival non è che hanno dato una dimostrazione di saggezza...
e poi De Palma l'hanno premiato l'anno dopo per Redacted restituendogli il maltolto
il discorso è che Still Life è un buon film, ma da un Leone d'oro ti aspetti qualcosa in più

ma tu l'hai visto Still Life?
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Valparaiso

Reg.: 21 Lug 2007
Messaggi: 4447
Da: Napoli (es)
Inviato: 07-09-2008 21:43  
No, però Black Dahlia non è un film che vince premi. Lo reputo comunque molto interessante come film "malato" di un grande regista, un po' alla stregua di The Aviator o di New Rose Hotel, ma dargli un premio sarebbe stato un azzardo critico davvero eccessivo. E' già stato un atto di coraggio proiettarlo...

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Hegel77

Reg.: 20 Gen 2008
Messaggi: 298
Da: Roma (RM)
Inviato: 08-09-2008 15:01  
si su questo sono d'accordo

anche se tutti i film di Ferrara sembrano dei capolavori "malati" modello Marnie
e di Scorsese anche Gangs of New York è un capolavoro patologico
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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 08-09-2008 23:17  
quote:
In data 2008-09-06 23:53, sandrix81 scrive:
sono quattro film di livello straordinario. e quell'anno al festival c'erano anche Inland empire, World trade center, Quei loro incontri e Belle toujours...



quoto in pieno,però nella fretta hai messo nella mischia quella robetta di stone?è uno sbaglio,vero? no,eh ...
ciao!

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Valparaiso

Reg.: 21 Lug 2007
Messaggi: 4447
Da: Napoli (es)
Inviato: 08-09-2008 23:31  
quote:
In data 2008-09-08 15:01, Hegel77 scrive:
si su questo sono d'accordo

anche se tutti i film di Ferrara sembrano dei capolavori "malati" modello Marnie
e di Scorsese anche Gangs of New York è un capolavoro patologico



Beh quello di De Palma è soltanto un film malriuscito(per i suoi standard, ripeto), non c'è altro da dire.
E mi fermo qui, visto che so che questo forum è l'unico posto del mondo dove ha trovato qualche coraggioso sostenitore...

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 09-09-2008 15:40  
Fui a suo tempo, da dopo la visione veneziana in poi, un sostenitore della Dalia. E tale resto. Anche se non ha vinto il leone d'oro, per mè è un ottimo film..

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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 09-09-2008 alle 15:40 ]

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 09-09-2008 15:43  
quote:
In data 2008-09-06 23:53, sandrix81 scrive:
sono quattro film di livello straordinario. e quell'anno al festival c'erano anche ... World trade center ...



Una vera schifezza.
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 09-09-2008 15:47  
Alla proiezione veneziana di Still Life, causa febbre alta, fui costretto ad abbandonare la sala a metà film.
Non l'ho ancora rivisto intyegralmente, ma quella prima parte era davvero ottima.
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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